Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Apple presenta il mouse

il Macintosh con il suo mouseDopo vent’anni di Mac OS e una dozzina dall’esordio di Windows 95 può sembrare assurdo se non addirittura ridicolo ma negli anni ’80 dopo l’investimento tecnologico per progettare e realizzare i nuovi microcomputer con interfaccia grafica Apple ne dovette mettere in cantiere uno altrettanto poderoso, per presentare, mostrare meccanismi e vantaggi e promuovere la GUI presso il grande pubblico.

Il compito che si sobbarcò l’azienda di Cupertino è difficilmente comprensibile a meno di non recuperare e analizzare sotto una prospettiva diversa la letteratura promozionale dell’epoca.

Nel manuale del Macintosh ed ancora prima nelle pubblicità del Lisa del 1983 emerge l’impegno di Apple verso un pubblico che si sarebbe tramutato in acquirente solo a patto di spiegare e rendere chiara la inedita combinazione mouse-menù-icone.

il mouse del LisaFoto e disegni sono lì per illustrare in maniera più evidente possibile cosa sia e a cosa serva quello scatolotto con pulsante collegato da un cavo all’unità centrale e quali siano le metafore e le similitudini che animano i nuovi sistemi operativi non più a caratteri e non più su sfondo nero ma su schermi bitmap con precisione grafica e tipografica.

Per la Apple dell’epoca quindi illustrazioni, traiettorie ma anche fotomontaggi erano tutti strumenti da usare e sfruttare a fondo per diffondere il nuovo modo di lavorare e interagire con il computer. Una modalità che sarebbe divenuta, dopo anni di perplessità da parte del più serioso mondo MS-DOS, la strada che avrebbe fatto fiorire oltre ogni previsione l’informatica davvero personal e davvero per “the rest of us”.

Immagini tratte da www.flickr.com/photos/peterme e www.vectronicsappleworld.com

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