Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

L’Apple Store alla conquista del mondo

Nel maggio 2001 Apple inaugurò i suoi primi Apple Store a Tysons Corner, in Virginia, e a Glendale, in California. La formula di un negozio interamente controllato e gestito da Apple in tutti i suoi aspetti per presentare e vendere al meglio i propri prodotti (che all’epoca erano sostanzialmente due: Macintosh e iPod) si rivelò azzeccata. Nel giro di un paio d’anni i negozi con il logo della mela mordicchiata superarono quota settanta, disseminati un po’ ovunque sul territorio statunitense.

Nel novembre del 2003 aprì invece i battenti il primo Apple Store situato all’estero. L’onore spettò al Giappone, con un palazzo di cinque piani progettato da Paul Warchol, situato nel prestigioso quartiere Ginza di Tokyo.

Apple

Dotato di uno staff di “Mac specialist” versati in dieci lingue tra cui il giapponese, cinese mandarino e cantonese, tailandese, coreano, italiano, francese, spagnolo, portoghese e inglese, la rivendita di Ginza adottò anche la tradizione tipicamente giapponese delle Fukubukuro, le “borse fortunate”, che i primi dell’anno vengono proposte ai clienti a un prezzo fisso e con un contenuto a sorpresa di prodotti.

All’epoca Ron Johnson, “Senior Vice President” del settore Retail di Apple e “padre” degli Apple Store sottolineò l’importanza del mercato nipponico affermando che il primo negozio al di fuori degli States puntava a portare ”la migliore esperienza d’acquisto del personal computer in una delle più grandi aree shopping nel mondo”. Per la cronaca nel 1997 il Giappone fu oggetto di uno studio voluto da Jobs al suo ritorno in Apple, e volto a indagare la possibilità di spazi targati Apple all’interno di negozi di elettronica, iniziativa che venne poi adottata sia prima che durante l’espansione degli Apple Store.

L’apertura a Ginza non era un esperimento ma l’inizio di una fase di espansione globale del marchio di Apple. Dopo Tokyo vennero aperti Apple Store un po’ ovunque in giro per il mondo: Regno Unito, Canada, Germania, Francia e anche in Italia, dove ce ne sono ormai quattordici, per un totale di oltre quattrocento negozi.

Nel paese asiatico in cui è cominciata l’espansione internazionale, è però dal 2005 che gli Apple Store sono fermi a quota sette. A distanza di dieci anni dal primo, grazie a una ripresa dell’economia locale, il prossimo anno sembra verrà aperto un ottavo Apple Store nipponico. Sarà ancora una volta Tokyo, con il risultato di portare il totale della capitale a tre rivendite. Dopo Ginza e Shibuya pare sarà la volta di Omotesando. Si tratta di un lussuoso quartiere meta di shopping, noto per la presenza di palazzi firmati da celebri architetti che ospitano rivendite di marchi prestigiosi quali Dior, Prada e Luis Vuitton. E prossimamente, a quanto pare, anche Apple.

Note: questo articolo è una versione riveduta ed espansa di un vecchio post. L’immagine dell’Apple Store di Ginza è “courtesy of Apple”.

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