Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

“Chi sarà il prossimo Steve Jobs?”

“Chi sarà il prossimo Steve Jobs?”
Autore: Nolan Bushnell e Gene Stone
Editore: Hoepli
Altre informazioni: 236 pp
Lingua: italiano

Prima di Apple, nella prima metà degli anni Settanta, Steve Jobs lavorò presso Atari come operaio specializzato. La sua personalità urticante e la sua scarsa igiene gli fecero quasi perdere il posto, ma Nolan Bushnell, il cofondatore di Atari, si sforzò di non farselo sfuggire, avendo intravisto in lui “qualcosa di speciale”.

Nolan Bushnell Campus Party BrasilSecondo Bushnell, Jobs era “la persona che lavorava più duramente che avesse mai conosciuto” e “a questa qualità univa una profonda conoscenza della filosofia e ottime letture.”

Bushnell non è stato solo “il primo e unico boss di Steve Jobs”, ma è uno dei pionieri del mercato dell’elettronica e dell’informatica e nello specifico del mondo dei videogame, che ha reso una realtà di mercato. Nel corso degli anni si è mantenuto in contatto con Jobs, in un rapporto basato sulla stima reciproca.

Nel 2013 Bushnell ha scritto per Simon & Schuster “Finding The Next Steve Jobs: How to Find, Keep, and Nurture Talent”, prontamente tradotto in italiano da Hoepli come “Chi sarà il prossimo Steve Jobs? Come trovare un talento e farlo crescere in azienda”.

Chi sarà il prossimo Steve Jobs?

Aiutato dal saggista Gene Stone, Bushnell ha preso spunto dalle scelte poco ortodosse alla base del proprio successo e di quello di Jobs, stilando una guida su come accogliere e valorizzare gli innovatori per assicurare un futuro all’azienda.
Come spiegano gli autori, prendendo come esempio l’arrivo dell’iPhone:

“Il futuro potrebbe sbucare davanti ai vostri occhi da qualunque direzione: credete che Nokia o BlackBerry avessero mai pensato di vedersi distruggere il fatturato da un’azienda californiana di computer chiamato come un frutto e mai entrata nel mercato dei telefoni cellulari?”

Il libro è strutturato in 52 capitoli, basati su altrettanti “pong”. Rifacendosi al nome del videogame reso celebre dalla sua azienda, Bushnell fornisce una serie di stimoli, di “consigli per migliorare la creatività”, che illustra e su cui invita a riflettere. Non si tratta di regole perché come precisa l’autore “né [Jobs], nè io credevamo che la creatività potesse esplodere in presenza di regole troppo rigide.”

I “pong” sono perlopiù basati su fatti realmente accaduti e tratti dalla lunga e variegata esperienza di imprenditore di Bushnell, che si rivela un eccellente narratore, mai saccente o pedante.
I consigli sono semplici e ragionevoli ma tutt’altro che banali, sostenuti da esempi concreti e conditi da buone dosi di humor.

“Chi sarà il prossimo Steve Jobs?” non è una fonte primaria di fatti sulla vita di Jobs o su Apple, e quindi il suo valore storico è limitato.
Si tratta però di una lettura piacevole e interessante, consigliata non solo a manager e studiosi di innovazione aziendale ma anche a chi vuole farsi un’idea dell’imprenditoria statunitense e dell’ambiente in cui si sono formate e sviluppate persone e miti della Silicon Valley, come appunto Steve Jobs.

Il libro è disponibile in versione cartacea direttamente dal sito dell’editore, presso IBS.it e come eBook sull’iTunes Store e presso Amazon.

Nota: l’immagine di Nolan Bushnell (equalizzata e ritagliata) è di Campus Party Brasil ed è rilasciata con licenza Creative Commons BY-SA 2.0. La copertina del libro è © di Hoepli.

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