Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Dal Titanium al MacBook Pro: sette anni di continuità o di stasi?

PBG4Presentato nel gennaio del 2001 il design del PowerBook G4 Titanium 15″ si avvia ad essere uno dei più longevi della storia dell’Industrial Design di Apple.

È difatti arrivato a noi sino all’estate del 2008 sostanzialmente immutato: è da più di sette anni che imperano le forme essenziali delineate originariamente da Daniele De Iuliis, veterano dell’IDG e collaboratore di lunga data di Jonathan Ive sin dai tempi del Newton.

PBG4 AluSi potrebbe obiettare che nel 2003, prima con l’esordio delle scocche in alluminio dei PowerBook 12″ e 17″ e poi con l’arrivo del primo 15″ anch’esso in questo materiale ci sia stato un cambiamento ma questo, oggettivamente si è limitato ad aspetti anche molto importanti ma che non hanno mutato radicalmente l’aspetto dei portatili “pro”. Per avvalorare questa affermazione basta tornare di qualche anno indietro e notare anche solo superficialmente lo scarto enorme tra il PowerBook G3, noto come Pismo, ed il primo PowerBook G4 in oggetto.

Il cambiamento, a guardare meglio, non c’è stato nemmeno nel 2006 allo storico passaggio di Apple dai processori PowerPC a quelli di Intel quando il MacBook Pro guadagnò giusto qualche millimetro, e accessori come una webcam e l’attacco magnetico della presa d’alimentazione. Lo stupore dei molti fu però mitigato dalla consapevolezza di alcuni osservatori che si trattava di una scelta “fedele alla linea” già adottata in almeno altri due momenti di mutamento tecnologico.
Motivo del look immutato di iMac, Mac mini, MacPro e (appunto) MacBook Pro era il rassicurare il pubblico e minimizzare dubbi o timori sulla transizione.

Se però in passato dopo un lasso di tempo per l’acclimatamento psicologico il cambiamento c’è stato (pensiamo ai PowerBook G3 series o ancora di più ai G3 bianchi e blu) negli ultimi due anni Apple pare aver negato o (speriamo) rimandato a più riprese un ripensamento delle forme.
Si potrebbe quasi concludere che al progredire delle fortune di Apple sia al contempo regredita la sua voglia di sperimentare e rischiare sulle linee “pro” con un’azienda occupata da altro (iPod e iPhone) e che si è limita a ritoccare qualche modello della linea consumer e piuttosto preferisce intraprendere nuove strade parallele come quella del MacBook Air.

Immagini dei computer tratte da Apple History.

4 Comments
  1. francamente penso che che quello che ancora manca e che sarebbe davvero vincente sia pur di nicchia è un MacBook Rugged per lavorare in esterni.. Macchine costose ma eccezionali, penso che Apple dovrebbe esplorare questo segmento, giochini come il MacBook Air mi lasciano indifferente..

  2. Maury

    Secondo me, la macchina che manca veramente è un MacBook PRO 12″.
    Ho un PB12″ e sto resistendo a cambiarlo… speriamo lo facciano!

  3. newmediologo e Maury: ricordate che Apple spesso e volentieri non si piega alle (presunte) esigenze del mercato ma preferisce provare a crearne delle nuove. Non mi stupirei se non facessero mai un MacBook Pro piccolo e invece continuassero sulla strada dell’Air.

    nda

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