Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Dylan e la promessa mancata di Apple

Nel 1995 Apple lanciò un nuovo linguaggio di programmazione chiamato Dylan.

Ideato nei primi anni ’90 Dylan era un prodotto della sede distaccata Apple Cambridge, nata in seguito l’acquisizione della Coral Software. Ispirato al Lisp e pensato originariamente per il Newton, Dylan venne poi trasformato in uno strumento di sviluppo per i Macintosh ma la licenza era tale che era possibile (e auspicato da Apple stessa) realizzarne e distribuirne altre implementazioni, sia gratuite che a pagamento.

Il nome di Dylan era ufficialmente un acronimo e stava per “DYnamic LANguage”, linguaggio dinamico, ma questa spiegazione non mise a riparo l’azienda di Cupertino da una causa. Gliela intentò Bob Dylan, intenzionato a impedire l’uso del suo nome in prodotti di terzi.

Il risultato fu che -dopo essere giunta a un accordo extra-giudiziale con il cantautore- Apple ritirò in fretta e furia il suo prodotto nonostante vi riponesse diverse aspettative. Lo si può constatare da una brochure datata maggio 1994 e distribuita durante la consueta manifestazione estiva World Wide Developer Conference (WWDC).

Nell’opuscolo si afferma che avrebbe dato una “svolta alla produttività e alla facilità di sviluppo”. Secondo Apple Dylan era “progettato per venire incontro alle esigenze di programmatori professionisti che realizzano programmi per Macintosh e altre piattaforme”grazie a una “combinazione unica formata da un nuovo linguaggio dinamico a oggetti e un ambiente di sviluppo incrementale e all’avanguardia che consente di scrivere software più facilmente e velocemente”

Apple Dylan

Seppure breve, la brochure forniva una buona presentazione generale di Dylan, probabilmente la prima in assoluto al pubblico di programmatori Macintosh dell’epoca. Includeva una schermata esemplificativa dell’ambiente di sviluppo integrato, un elenco degli strumenti che sarebbero stati disponibili (framework, compilatore, runtime, ecc.) e anche indirizzi Applelink e Internet tramite cui entrare a far parte dei beta tester.

Insieme ad altri documenti, strumenti e release di prova datate tra il 1994 e 1995 la brochure è stata a lungo disponibile online sul sito ftp di Apple: anche se l’azienda ha rimosso il materiale, facendo qualche ricerca è possibile trovare online copie di tutte le risorse relative a Dylan.

Common Ground MiniViewer - Dylan WWDC'94 brochureUn dato da evidenziare è che la brochure di Dylan venne distribuita online come eseguibile e non come documento. Nel 1994 non c’era ancora uno standard dominante e per impacchettare guide e documentazione varia in formsa digitale c’era l’abitudine di appoggiarsi a questa o quella soluzione che spesso includeva anche un visualizzatore. In questo caso Apple scelse l’utility di terzi Common Ground MiniViewer.

L’eseguibile necessita di un Mac con il vecchio sistema operativo pre-OS X o l’ambiente di emulazione Classic ma ne trovate una conversione in formato PDF nell’archivio dei documenti di Storie di Apple.

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