Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Ecco gli Apple 32 SuperMicro

Nel comunicato stampa del Macintosh diffuso da Apple nel gennaio 1984 si poteva leggere* che il

Macintosh, insieme a tre potenti modelli Lisa 2, rappresenta la base su cui poggia la famiglia di computer Apple 32 SuperMicro. Tutti i sistemi della famiglia eseguono software Macintosh.

e che

“Riteniamo che la tecnologia del Lisa rappresenti la direzione futura per tutti i personal computer” ha affermato Steven P. Jobs, presidente del consiglio di amministrazione Apple. “Macintosh rende questa tecnologia per la prima volta disponibile ad un pubblico ampio- ad un prezzo e dimensioni sinora impossibili con altri produttori. In virtù dell’ampio parco di software realizzato, l’Apple II e il PC IBM sono diventati i primi due standard di mercato del personal computing. Ci aspettiamo che Macintosh diventi il terzo.”

Si trattava di una strategia di marketing con cui Apple intendeva sfruttare il divario tra i sistemi a 8 e 16 bit e i suoi più nuovi (e potenti) microcomputer a 32 bit ed allo stesso tempo un modo grazie al quale presentare insieme il Macintosh ed il Lisa cercando così di spingere un po’ le (deludenti) vendite del suo primo computer con interfaccia grafica e mouse.

La denominazione “Apple 32 SuperMicros” era stata usata per la prima volta alla fine del 1983, in una riorganizzazione interna e qualche mese dopo comparve anche sul materiale promozionale che raggruppava il Mac con tre configurazioni del Lisa (senza disco fisso oppure con hard disk esterno ProFile da 5 MB o interno da 10 MB).

* quella riportata è una traduzione libera: del comunicato stampa non è stato possibile reperire una versione italiana ufficiale.

Le scansioni della brochure sono tratte dallo stream di ballistikcoffeebo su Flickr.

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