Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

I cloni cubici tedeschi del Mac

Su Storie di Apple abbiamo già parlato di computer a forma di cubo. Nell’elenco non abbiamo incluso una linea di Mac “made in Europe” che non è stata voluta da Jobs né tantomeno prodotta da Apple.

I colori delle MaxxBoxxSi tratta dei singolari cloni Mac prodotti dalla tedesca MaxxBoxx Datasystems, che fu una delle (tante) aziende a proporre, verso la metà degli anni ’90, hardware compatibile con il Mac OS su licenza di Cupertino.

Della MaxxBoxx Datasystems non si sa molto e anche la licenza a produrre macchine Mac-compatibili probabilmente era stata ottenuta in maniera indiretta, acquisendola dalla Umax.

Una MaxxBoxx
Dai pochi dati disponibili sappiamo che tra il luglio del 1997 e il febbraio del 1998 la MaxxBoxx offrì -solo in Germania- una serie di potenti cubi colorati basati sulle schede Tanzania, Nitro e Tsunami (cuore del Power Macintosh 4400, 6500, 8500 e 9500/120, rispettivamente) di Apple e almeno sulla carta anche un modello originale sulle specifiche CHRP a cui l’azienda intendeva appoggiarsi in futuro. I cubi al proprio interno avevano spazio sufficiente per ben 10 unità SCSI e oltre a una copia del Mac OS (fino all’8.1 ufficialmente) veniva fornito anche il BeOS.

Immagini tratte da lowendmac.com/orchard e www.everymac.com/systems/maxxboxx

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