Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

I cubi di Jobs

Steve Jobs è notoriamente un fautore del design compatto dei computer.

Apple G4 CubeOltre al Macintosh originale, un parallelepipedo a sviluppo verticale e all’iMac, sempre un tutto-in-uno e che del Mac originale richiama la filosofia, Jobs è responsabile di una serie di computer a forma cubica.

Il più noto e recente è il G4 Cube in plexiglass trasparente prodotto da Apple.
Ricercato, amato quanto contestato per l’alto costo, il Cube fu lanciato in pompa magna nel luglio del 2000 e ritirato solo un anno dopo, nel luglio del 2001.

Il NeXT CubeAncora meno diffuso e più di culto è il primo computer prodotto dalla NeXT: il NeXT Cube.
Presentato nel 1990 era un elegante cubo nero di magnesio il cui design fu opera dello studio tedesco frogdesign che aveva firmato sempre dietro richiesta Jobs anche buona parte dei primi Macintosh.

Il logo della PixarIl terzo cubo legato a Jobs è il meno noto, il più anziano dei tre e in assoluto quello meno commercialmente fortunato.
Risale al maggio del 1986 ed è stato prodotto dalla Pixar. Si trattava di una costosa macchina per l’animazione computerizzata pare ideata da John Lasseter: costava 135’000 dollari, replicava in hardware gran parte del software RenderMan e per essere usato richiedeva una workstation Sun o Silicon Graphics con esborso di altri 30’000 dollari.

Il computer cubico della PixarDel cubo Pixar in due anni furono venduti solo 120 esemplari, nonostante gli sforzi della Pixar che aveva donato ben dieci macchine a noti ospedali nella speranza di sfondare nel mercato medico. Nel 1990 la tecnologia fu svenduta per 2 milioni di dollari alla Vicom ma rimase in uso presso alcuni clienti: tra questi c’era la Walt Disney Features che ne usò alcune dozzine per anni, impiegandoli fino al 1995 anche sul film di animazione Pocahontas.

Immagini tratte da okuyama.mt.tama.hosei.ac.jp e www.wikipedia.org

5 Comments
  1. ma perche’ sta fissa del cubo ?

  2. Koolinus: E’ un’ossessione per il minimalismo e per la forma “perfetta”. E nel libro “Aple Design” (di cui in futuro parleremo su Storie di Apple) si legge che tra il 1985 e il 1986 Jobs ancora agli inizi alla NeXT convocò Herbert Pfeifer, un membro del team di frogdesign, e gli chiese “Quale potrebbe essere la forma più incisiva per un nuovo computer?” e fu contento di sentire che la risposta di Pfeifer: “Un cubo… un cubo nero”.

    nda

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