Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

I Mac per rack prima dell’Xserve

L’esordio dell’Xserve non rappresenta la prima o unica volta che dei Macintosh sono stati resi disponibili in versione “rack”. Ben prima che Apple decidesse, nel 2002 di commercializzare un server facilmente inseribile nei datacenter, altre aziende fornivano già Macintosh adattati in “orizzontale”.

il Mac a rack di MarathonDue di queste rispondono ai nomi di Hardware Research e Marathon Computer e nella lista dei modelli commercializzati ci sono versioni con processori G3 e ancora prima con il PowerPC 603e e 604e.

Come nel caso di gran parte dei cloni (tra cui quelli della MaxxBoxx) questi Macintosh insoliti erano perlopiù basati su alcune schede madri fornite da Apple e nello specifico su quelle chiamate Tanzania e Tsunami, rispettivamente alla base dei Power Macintosh 4400 e 9500.

Il G-Rack della MarathonDelle due la Marathon Computer è stata probabilmente la più longeva e fortunata e si è spinta fino ad offrire versioni in rack dei G3, poi del G4 e infine dei G5 fino al dicembre 2005 quando ha chiuso i battenti. Tra le soluzioni della Marathon ce n’era anche una ingegnosa chiamata “The G-Rack” che non modificava l’aspetto esteriore del Mac ma permetteva di usarlo così com’era, con il case originale semplicemente ruotato di 90 gradi e incastrato in due supporti, in modo da essere comodamente fissato in orizzontale.

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