Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

I sistemi operativi che non vedremo mai: A/UX 4.0

Nel 1995 Apple rilasciò quella che sarebbe divenuta l’ultima versione di A/UX, lo “UNIX for the rest of us”.
il logo di A/UXA/UX 3.1.1 sarebbe rimasta l’evoluzione finale e più sofisticata di un singolare tentativo di combinare la linea di comando con l’interfaccia grafica in una soluzione potente quanto versatile per la sua doppia compatibilità con lo standard AT&T che il System di Apple.

Purtroppo per una serie di motivi A/UX non aveva riscosso il successo previsto, complice forse anche il prezzo estremamente elevato che ne aveva limitato la diffusione a università, centri di ricerca e grosse aziende. Alle scarse fortune commerciali si sommò però un altro grosso ostacolo nella ulteriore evoluzione del sistema operativo: durante la metà degli anni ’90 Apple passò infatti ai processori PowerPC abbandonando i Motorola 68k.

The Structure Of A/UXA/UX purtroppo era un sistema con precise richieste in termini di hardware. Funzionava solo su alcuni Macintosh con specifici processori e richiedeva tra le altre la presenza di una FPU, una unità di calcolo in virgola mobile e di una PMMU, unità di paginazione di memoria. Era necessario quindi il porting di tutto il sistema. A differenza del System/Mac OS una parziale emulazione non sarebbe stata possibile tant’è che nessun emulatore riesce a eseguire A/UX.

Secondo alcune fonti Apple aveva però intrapreso, e forse anche portato a termine, una versione 4.0 di AU/X, adattandolo agli standard della OSF a cui aveva aderito (collaborazione che produsse un altro Unix per Mac, MkLinux). Questa versione avrebbe forse potuto fare da base per la migrazione ai processori PowerPC ma non fu mai rilasciata al pubblico e si dubita persino della sua esistenza. Apple preferì archiviare tutta l’avventura A/UX. Negli anni seguenti, sulle sue offerte server, offrì il Mac OS potenziato con software come AppleShare e l’AIX di IBM, che già girava sui processori RISC di IBM da cui derivavano i PowerPC.

3 Comments
  1. Achille

    proprio ieri, da un mio Cliente, ho visto l’AIX di IBM… ancora perfettamente funzionante. Lo tengono acceso non so da quanti anni…

  2. Marco Ridoni

    Il motivo per cui A/UX non gira in emulazione è che va ad interfacciarsi direttamente con l’hardware, senza usare la ROM; in realtà non ha grossi problemi con la maggior parte dei Mac “fisici” con CPU 68030 o 68040 (la PMMU 68851 era un requisito solo per i Mac con 68020, il 68030 e successivi l’hanno integrata nella CPU). Qualcuno, sostituendo il 68LC040 con un 68040 “full” è riuscito a farlo girare anche su LC475 e 630 (ad onor del vero bisognerebbe vedere fino a che livello)

  3. Marco: ti ringrazio per la tua giusta precisazione sulla PMU necessaria solo per i 68020.

    Per i Mac con 040 sostituiti se ricordo bene nulla da fare: un possessore di LC475 si lamentava che durante l’installazione di A/UX ad un certo punto spariva il segnale video.

    nda

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