Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Il TAM compie 10 anni

20 marzo 1997: è la data in cui è uscito un Macintosh molto speciale, che doveva festeggiare il ventennio di Apple Computer. Dietro l’acronimo “TAM” si celano infatti le parole “Twentieth Anniversary Macintosh” e il computer, prodotto in serie limitata e venduto inizialmente a quasi diecimila dollari, ha degnamente celebrato l’anniversario dell’azienda, almeno esternamente.

TAMIl TAM è opera di due dei più importanti designer di Cupertino e fa da spartiacque tra la Apple -in difficoltà- degli anni ’90 e quella della rinascita del ritorno di Steve Jobs. Il progetto fu iniziato da Robert Brunner ma fu terminato da Jonathan Ive, che sotto la guida di Jobs ha raggiunto nuove vette nel design industriale.

Infatti più che le caratteristiche hardware, simili a quelle del PowerMac 5500 (processore 603e a 250 MHz e scheda video ATI 3D RAGE II), il TAM, noto anche come Spartacus e Pomona, si stagliava per la forma insolita, per la dotazione audio-video e la raffinatezza e cura nei dettagli tant’è che è tutt’ora molto richiesto e apprezzato.

A sviluppo verticale con piedistallo semicircolare e con monitor piatto LCD, il Mac del ventennale aveva ingresso video, un sintonizzatore TV e radio FM, un lettore CD-Rom sempre in verticale e uno speciale altoparlante della Bose con subwoofer. Tocco di classe era infine la sua tastiera, che sposava in modo inedito elementi dei desktop con quelli dei portatili. La tastiera incorporava un trackpad con poggiapolsi di vera pelle, ma all’occorrenza queste parti si potevano rimuovere e il pad si poteva sostituire con un classico mouse.

Immagine tratta da www.applefritter.com

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