Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Jobs, NeXT e il portatile IBM

Steve Jobs con il logo NeXTNei primi mesi del suo ritorno in Apple, Steve Jobs non usava un Macintosh ma un computer di IBM.

Si trattava di un portatile Thinkpad su cui girava quella che sarebbe divenuta la base di Mac OS X, OPENSTEP, una combinazione che il cofondatore dell’azienda preferiva al Mac OS ed ai PowerBook dell’epoca perlomeno sino all’uscita dei Wallstreet, che aumentarono nettamente la risoluzione disponibile sino a 1024×768 pixel.

Steve Jobs prepara la presentazione di BostonIn particolare il Thinkpad venne usato da Jobs per la sua storica presentazione al Macworld a Boston nel 1997 in cui, seppure non ancora amministratore, mostrò i primi profondi cambiamenti che stava apportando all’azienda.

Ci sono poi indizi dell’utilizzo di strumenti non Apple da parte di Jobs almeno sino al 2001, data a cui risalgono messaggi di posta elettronica in merito agli affari della Pixar che sono stati spediti dal client Mail 4.2 sotto ambiente OPENSTEP.

Un Thinkpad con OPENSTEPDa Marc Driftmeyer parte del team che seguì Jobs in Apple, ci arriva un altro particolare interessante: lo stesso Thinkpad venne usato anche dal capo dello sviluppo Avie Tevanian per una presentazione all’allora amministratore delegato Gil Amelio, l’uomo responsabile del ritorno di Jobs.

Sul portatile in oggetto pare ci fosse ‘Telfon’ (?), nome in codice di una versione modificata ma mai rilasciata di OPENSTEP, probabilmente uno degli anelli di congiunzione tra gli OS di NeXT e Rhapsody forse proprio il prototipo a cui aveva lavorato freneticamente, tra gli altri, Eryk Vershen.

Immaginei tratte da www.romain-moisescot.com/steve e da www.2dayblog.com

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