Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

L’accordo Apple-Microsoft del 1997

Sempre per la serie “falsi miti” c’è un altro evento storico attorno al quale da tempo aleggiano storie e ricami più o meno fantasiosi: l’accordo tra Apple e Microsoft del 1997.

Frutto di un Jobs “ritornato al potere” e sopratutto realista ed intenzionato a ricostruire l’azienda, il patto quinquennale che fece mormorare gli irriducibili anti-Microsoft fu uno spartiacque tra il passato ed il futuro e colpì a tal punto l’immaginazione di utenti -ma anche alcuni giornalisti- da fare nascere il mito tutt’ora vivo di “Microsoft ha comprato Apple”.

accordo Apple-Microsoft 1997La realtà era molto più concreta e mondana ed era riassumibile in cinque punti:

  • 1) Microsoft si impegnava a proseguire lo sviluppo di Office per la piattaforma Macintosh per cinque anni
  • 2) Apple avrebbe proposto Internet Explorer come browser di default con il Mac OS per cinque anni (eravamo ancora in piena guerra dei browser
  • 3) Le due aziende avrebbero fatto tabula rasa delle cause in corso e garantito una licenza gratuita vicendevole dei rispettivi brevetti per cinque anni
  • 4) Le due aziende avrebbero collaborato sullo sviluppo di Java
  • 5) Microsoft avrebbe investito 150 milioni di dollari (USD) in cambio di azioni Apple senza diritto di voto.

Aggiungiamo una doverosa chiosa sulle azioni che molti definiscono un “obolo” da parte di Redmond ed altri un risarcimento: oltre ad essere senza diritto di voto furono rivendute qualche anno dopo. Secondo il San José Mercury News la vendita è precedente al novembre 2001. Sembra inoltre che, grazie al lavoro di Jobs, il valore nel frattempo fosse salito e liberandosi delle azioni a Microsoft trasse anche un piccolo profitto.

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