Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

L’ingloriosa fine del Newton

Nove anni fa, una Apple nuovamente capitanata da Steve Jobs, metteva fine all’avventura Newton, cominciata cinque anni prima, nell’estate del 1993.

Newton 2x00Il 27 febbraio del 1998, dopo ripensamenti e un tira e molla di alcuni mesi, Cupertino comunicò alla stampa che non avrebbe più proseguito lo sviluppo del pionieristico personal digital assistant(PDA) limitandosi a vendere i due ultimi modelli, il Newton Message Pad 2100 e l’eMate 300.

Tra le ragioni ufficiali della scelta c’era la necessità di riorganizzare l’azienda e di tagliare i rami secchi o quantomeno poco floridi: secondo le statistiche il pubblico del palmare, seppure entusiasta del prodotto, non aveva infatti mai superato quota 300’000.

Diffusa tra esperti e utenti, che protestarono nel parcheggio di Apple e nelle manifestazioni successive, è rimasta la convinzione che la fine del Newton avesse ragioni simboliche e personali, motivata dall’odio di Jobs verso John Sculley.

Come narrato con dovizia di particolari in “Defying Gravity”, Sculley, prima alleato e poi detronizzatore di Jobs negli anni ’80, aveva voluto, lanciato e sostenuto il rivoluzionario palmare, nella ricerca di un “seguito” alle fortune del Macintosh.

Immagine tratta da macsite.blaatieblaat.net

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