Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Made in Italy – Intervista a Hany El Imam

Storie di Apple: Come e quando hai iniziato?
Hany El Imam: L’inizio è stato casuale, il tutto è nato dalla necessità di configurare e testare rapidamente le variazioni di configurazione di un firewall ipfw basato su Mac OS X. L’idea era quella di usare un vecchio mac per gestire una rete casalinga con NAT, traffic shaping, controllo dei log.

Hany El ImamDopo svariati test con software freeware/shareware e commerciali, mi sono reso conto che non esisteva un software adatto alle mie necessità. Sapevo che l’interazione tra cocoa, applescript e bash poteva essere interessante e mi sono lanciato in questa impresa. Tutto è partito nel 2005, con una finestra quadrata e un pulsante che generava un popup: “Hello World!”.

SdA: Che software usi per lo sviluppo?
HEI: Utilizzo XCode sia per lo sviluppo dell’interfaccia che per il codice Applescript. Per quanto riguarda bash di solito utilizzo il terminale con nano o editor equivalenti.
XCode è uno strumento veramente user-friendly, ed essendo gratuito è il naturale approdo per chi decide di iniziare lo sviluppo su Mac OS X.

SdA: Su che hardware?
HEI: Utilizzo iMac G5 e Macbook, ma ho iniziato su un vecchio G4 rumoroso e polveroso.

SdA: Quali sono i tuoi canali di distribuzione?
HEI: Per la distribuzione, oltre al mio sito web, mi appoggio a macupdate.com e versiontracker.com. In ogni caso la distribuzione on-line è l’unica forma di distribuzione che ha senso nel mio caso.

SdA: Rapporti con Apple?
HEI: Rapporti decisamente stretti… 10 ore di lavoro al giorno, con le mani immerse nelle logiche di vecchi G4 e nella polvere degli Xserve. Purtroppo per me lo sviluppo di software è solo un hobby a corredo della mia professione di tecnico sistemista, per cui i miei rapporti con Apple non sono legati alla mia attività di sviluppatore. O almeno non ancora.

SdA: Un bilancio di questi anni come sviluppatore?
HEI: Per chi come me si avvicina a questo mondo da profano, scoprire la facilità dell’ambiente di sviluppo di Mac OS X è sorprendente.
Il bilancio è sicuramente attivo perché lo scopo è stato raggiunto. Sviluppare un frontend per il firewall di Mac OS X è stato tutto sommato semplice, e la potente combinazione di Applescript e bash mi ha permesso di creare esattamente ciò di cui avevo bisogno. Applescript è un mondo sconosciuto ai più, eppure è una componente fondamentale di Mac OS X. La rete ci fornisce una quantità impressionante di risorse per lo sviluppo in applescript e penso che sia qualcosa di unico nel panorama informatico di oggi. Nessun altro sistema operativo e nessun altro tool di sviluppo mi avrebbero consentito di creare WaterRoof partendo da zero in così poco tempo.

Devo dire però che la soddisfazione maggiore è stata ed è quella di condividere il mio lavoro con tanti altri utenti. Ho sempre creduto nel software libero come utente, e devo dire che come sviluppatore ne ho tratto vantaggi indiscutibili. Molti utenti si sono spesi nel darmi supporto, nel trovare e nel risolvere molti bug. WaterRoof è nato grazie a me ma si è sviluppato ed è diventato quello che è solo grazie al decisivo contributo della rete.

Nome programma: WaterRoof
Descrizione: WaterRoof è uno strumento per la configurazione, la gestione e il monitoraggio del firewall ipfw di Mac OS X. Utilizzando la complessa interfaccia grafica è possibile creare regole, gestire la banda, gestire le connessioni attive in tempo reale, creare set di regole predefiniti, log e statistiche grafiche.
Prezzo/licenza: freeware e open-source rilasciato sotto licenza GPL
Requisiti: Mac OS X 10.4.10 o superiore. Compatibile con Mac OS X 10.5

Una versione di questo articolo è stata pubblicata su “Applicando” 271 del dicembre 2008.

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