Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Nome in codice: Topolino

Apple ADB Mouse II

Il mouse più riconoscibile della storia di Apple -e probabilmente dell’informatica sino ad oggi- porta la firma di Susanne Pierce fa parte dello stile di design “Espresso” in voga a Infinite Loop 1 nei primi anni ’90.

Noto ufficialmente come “Apple ADB Mouse II”, la rotondeggiante periferica fu messa in vendita all’inizio del 1993 ma fu ideata e raffinata tra il maggio e il dicembre 1991 ed è parte integrante di uno dei momenti più felici del design industriale Apple. Il gruppo di designer Apple dell’epoca si era concentrato sulla semplicità e familiarità delle forme, sull’impatto emotivo ma con notevole attenzione alle superfici, direttive note sotto il nome “Espresso” da una macchina da caffé italiana presente negli uffici dei designer.

Il nome in codice italiano del mouse non è un caso, come non è un caso la forma estremamente furba dell’oggetto, che racchiude i cardini di Espresso, ma è il frutto di molti mesi di lavoro e di una selezione tra ben 20 prototipi. La Pierce, che in seguito lavorò anche al Message Pad, sperimentò numerose varianti e modificò il modello scelto rendendolo il più essenziale possibile sia sotto l’aspetto estetico che quello produttivo nell’ottica di un oggetto che sarebbe divenuto “IL” mouse di Apple e prodotto in milioni di esemplari.

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