Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Pencil Test: lo schermo del Mac si anima

Il lancio del Macintosh II nel marzo del 1987 aveva portato in dote all’utenza professionale un potenziale enorme. La sua nuova architettura a 32 bit, basata sul processore Motorola 68020 a 16 MHz (contro il vecchio 68000 che girava a 8 MHz), la presenza di un coprocessore matematico e l’incredibile espandibilità offerta da sei slot NuBus in cui infilare schede aggiuntive, erano perfetti per l’elaborazione ad alti livelli di audio e di immagini, sia statiche che in movimento.

Pencil TestIl Mac II era il primo modello di Macintosh che supportava ufficialmente monitor a colori (anche più di uno) e l’iconografia promozionale del 1987 lo mostrava abbinato a schermi in cui apparivano fotografie e immagini ricche di dettagli e sfumature. Ma a Apple non bastava: l’azienda di Cupertino voleva mostrare di cosa fosse davvero capace il suo nuovo computer e investì diversi mesi di lavoro in un ambizioso progetto di animazione in computer grafica.

Il risultato fu “Pencil Test”, un cortometraggio comico di circa tre minuti che venne presentato l’anno seguente alla manifestazione SIGGRAPH 88. Il protagonista del filmato è lo strumento matita presente nella palette di un programma sul Mac che osserva incuriosito il mondo al di là dello schermo, in cui va a cercare di inserirsi senza molto successo, per poi tornare dentro il suo Mac.

Come spiegato con dovizia di dettagli in una nota tecnica ufficiale, Pencil Test venne prodotto dall’Advanced Technology Group, il laboratorio di ricerca di Apple, e fu creato in computer grafica esclusivamente su Macintosh II* utilizzando sia software commerciali, come Super3D della Silicon Beach Software, che programmi di pubblico dominio e strumenti sviluppati internamente. Il filmato è composto da 5000 frame con immagini a 24-bit con una risoluzione di 2160 x 1458 pixel.

Il rendering dei frame richiese quasi quattro mesi e venne effettuato da una batteria di venticinque Macintosh II messi in rete tramite il protocollo EtherTalk che produssero un file enorme per l’epoca, 1,4 GigaByte.

Il risultato finale venne poi ripreso tramite attrezzatura video della Sony e salvato per produrre una versione ad alta risoluzione su pellicola (proiettata alla manifestazione SIGGRAPH) ma salvato anche in una versione più piccola, di soli 75 MB, visualizzabile su qualsiasi Mac II dotato di una scheda video a colori.

Pencil Test non fu solo il prodotto di hardware e software. Al progetto lavorò un team corposo, in cui brillano alcune persone che nel decennio successivo hanno portato alla ribalta l’animazione digitale. Nei titoli di coda del cortometraggio compaiono infatti tanti nomi, trav cui quelli di Larry Lasseter, di Andrew Stanton e di Galyn Susman, che alla Pixar hanno prodotto capolavori come Toy Story, Finding Nemo, Ratatouille e Wall-E.

* Nota: secondo alcune fonti il modello utilizzato sarebbe stato il Macintosh IIx, ancora più potente del II, ma dando un’occhiata al calendario la cosa appare improbabile. Il Mac IIx venne presentato nel settembre 1988 mentre “Pencil Test” fu mostrato al SIGGRAPH 88, che si tenne all’inizio dell’agosto 1988.

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