Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Rapsodia di una migrazione

Il 13 ottobre del 1997 Apple annunciava la disponibilità della prima versione per sviluppatori del suo nuovo sistema operativo, Rhapsody dopo averne mostrato le (prime) meraviglie il mese precedente alla consueta manifestazione WWDC (WorldWide Developer’s Conference).

Il CD-Rom della DR1Rhapsody DR1 (abbreviazione che sta per Developer Release 1) arrivò solo sette mesi dopo l’acquisizione e fusione di Apple con NeXT sul cui sistema operativo si basava.

Il futuro del Mac OS fu distribuito a 10’000 sviluppatori in un’anteprima più unica che rara: si trattava dell’offerta di un sistema operativo distinto per i server e le aziende mentre il mercato consumer sarebbe stato servito da quel Mac OS 8 rilasciato pochi mesi prima e che includeva i rimasugli utilizzabili della precedente ed abbandonata strategia di Cupertino, Copland.

struttura modulare di Rhapsody per hardware Power PC

Avie Tevanian, responsabile del Software Engineering di Apple (e architetto capo del NextStep e OpenStep) all’epoca sottolineò in alcune dichiarazioni i tempi estremamente ridotti della consegna della versione preliminare e la potenza di Rhapsody come ambiente di sviluppo per nuovi software nelle aziende e nel settore della formazione.

L’uso della DR1 richiedeva uno dei seguenti modelli di Power Macintosh con bus PCI: 8500, 8600, 9500 and 9600. Nei mesi successivi sarebbero state rilasciata altre versioni preliminari con supporto per altri tipi di Macintosh e sopratutto per PC con processori x86 nonché per Windows del solo ambiente di sviluppo Yellow Box da cui deriva l’attuale Cocoa.

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