Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Un’apertura darwiniana

Open AppleIl 16 marzo 1999 Apple annunciò il rilascio del “cuore” open source di Mac OS X con il nome Darwin.

Darwin fu reso disponibile un anno dopo, il 5 aprile 2000, ma la decisione rappresentò un cambiamento epocale per Apple, che così si avvicinò al movimento open source, dopo i risultati trascurabili di MkLinux.

Open AppleL’annuncio di Darwin e contestualmente di una versione open source di QuickTime per lo streaming erano strettamente legati alla prima versione del sistema operativo di Apple basato sul lavoro NeXT, Mac OS X Server, annunciato in gennaio al Macworld e di cui in marzo non solo iniziò la consegna ai clienti ma furono rese “libere” le fondamenta tecnologiche.

Darwin e l’avventurarsi di Apple nel mondo open e free vennero inizialmente accolti con incredulità e diffidenza, rivolte in generale verso le reali motivazioni dell’azienda e in particolare alla licenza Apple Public Source License (APSL) creata ex novo per rilasciare i sorgenti. OSI logoLa licenza APSL venne modificata almeno tre volte perché nel 2003 poté fregiarsi sia della definizione di “open source” da parte dell’Open Source Initiative che dello status di “free software” conferitole dalla più severa ed ortodossa Free Software Foundation.

Gli sforzi open dell’azienda di Cupertino pian piano vennero accettati e si ampliarono, aggiungendo progetti come Bonjour/Zeroconf, WebKit e Calendar Server agli originari Darwin e Darwin Streaming Server risultando in una relazione fruttuosa anche se a tratti turbolenta con la comunità open source.

3 Comments
  1. A parte WebKit di cui conosco qualcosa, degli altri invece ignoro l’effettiva evoluzione e “concretizzazione” in software generalmente utilizzati ?

    Materiale per un prossimo post/inchiesta ?

  2. Di Bonjour si parla alla fine del mio articolo originariamente scritto per la rivista “Open Source” di cui c’è il link nel testo: http://www.nicoladagostino.net/articoli/unamelaliberaveramente.html

    Gli altri progetti e il sito che li ospita (Macforge), spero di approfondirli prossimamente.

    nda

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