Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Xserve RAID: 2003-2008 (R.I.P.)

Rilasciato nel marzo del 2003, contemporaneamente alla seconda versione dell’Xserve, l’Xserve RAID era la prima sortita di Apple nell’hardware per l’archiviazione professionale.
Xserve RAIDRivolta al mondo dell’editing video aveva un costo molto aggressivo rispetto al resto del mercato.

Nella sua prima versione poteva racchiudere fino a 14 moduli Apple Drive da 180GB. Xserve RAID in rackErano tutti collegabili a caldo, ed ognuno su un proprio bus ATA-100, arrivando ad offrire complessivamente una capacità di archiviazione di 2.52 TB ad un costo “di poco più di 5 euro per gigabyte, nettamente inferiore rispetto al prezzo delle soluzioni Dell, HP, Sun o EMC” come sottolineò all’epoca Philip Schiller, Senior Vice President del Worldwide Product Marketing di Apple.

Le caratteristiche tecniche erano di tutto rispetto e all’interno erano presenti due controller RAID indipendenti, come due erano anche gli alimentatori. Esternamente l’interfaccia era una doppia Fiber Channel da 2GB e per il collegamento con l’Xserve venne resa disponibile una scheda PCI con questo tipo di connessione.

Xserve originale con soluzione RAIDLo chassis era nello standard 3U e pensato per il montaggio su rack come l’Xserve di cui il case era una variante sviluppata in verticale vista la necessità di ospitare i dischi, divisi in due gruppi da sette.
Il costo della soluzione RAID made in Cupertino originariamente partiva dai 5,999 USD del modello con soli quattro moduli, offerto in Italia a 8.038,80 Euro (IVA inclusa).

La capienza dell’Xserve RAID salì in seguito a 3.5TB, a 5.6TB, 7TB e infine a ben 10.5TB abbassando ulteriormente di volta in volta il costo per GB.

Nonostante alcune recensioni lusinghiere, clienti quali gli animatori di South Park e il supporto di importanti partner come Oracle, nel febbraio del 2008, quasi cinque anni dopo il lancio, Apple decise in maniera discreta di cessare la produzione dell’Xserve RAID. L’azienda avrebbe continuato a fornire soluzioni software aggiornando il suo pacchetto Xsan ma per l’hardware preferì orientarsi su una partnership con la Promise technology consigliando e commercializzando tramite l’Apple Store le offerte di quest’ultima.

4 Comments
  1. dawe

    Accipicchia… la cosa mi ha lasciato con l’amaro in bocca… speriamo non facciano questo scherzo con gli Xserve!

  2. +1
    proprio a dicembre ci stavo sbavando sopra :-D

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