Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Chris Espinosa: l’uomo dei manuali

Assunto nel 1976 e tutt’ora in Apple, Chris Espinosa è stato il più giovane impiegato di Apple, dove è entrato ancora adolescente guadagnandosi poi la tessera numero 8.

Espinosa ai tempi dello sviluppo del MacintoshIn questi decenni Espinosa è stato coinvolto in parecchi progetti importanti a Cupertino, dall’Apple II al Macintosh (sua è una delle firme all’interno del case del Mac originale) in HyperCard ed AppleScript ma anche in A/UX, Taligent, i Kaleida Labs, e infine Mac OS X. Attualmente è parte del team dell’ambiente di sviluppo Xcode, di cui è “development engineering manager”.

Ma torniamo al 1976. All’epoca Espinosa era alle superiori e il suo primo ruolo era di dimostratore al pubblico dell’Apple II presso l’azienda, o meglio il garage di Jobs, che raggiungeva in bicicletta (o con un motorino, ci sono due versioni). Più tardi Espinosa lasciò Apple e si iscrisse all’Università della California a Berkeley dove come studente anziano di riferimento si ritrovò Andy Hertzfeld e scopri il suo vero amore: la redazione di documentazione tecnica. A Berkeley gli fu infatti assegnato come compito produrre un manuale tecnico degno di questo nome per l’Apple II usando come base la raccolta fotocopiata incoerente di singole istruzioni ed appunti (tra cui pagine scritte a mano da Wozniak) che fino a quel momento era stato l’unico riferimento per gli utilizzatori.

Il Red Book di Chris EspinosaLa leggenda vuole che Espinosa abbia lavorato al progetto giorno e notte sul mainframe di Berkeley e a causa degli orari insoliti spesso non sia riuscito a tornare al dormitorio prima della chiusura dormendo sui divani del laboratorio di informatica o dove capitava. Il risultato di queste fatiche fu l’“Apple II Technical Reference Manual” noto come “Red Book” (dal colore rosso della copertina), una pubblicazione che rispondeva alle richieste di professionalità e ricercatezza volute da Jobs per il rivoluzionario Apple II e -secondo molti- rappresenta un punto fermo per la storia della manualistica informatica.

Anche se Espinosa sapeva programmare ed ha realizzato demo per l’Apple II in BASIC e parte della mitica calcolatrice originale del Mac OS il veterano di Apple si è sempre definito uno sviluppatore mediocre ma profondamente interessato e appagato dal lavoro di documentazione ed illustrazione del funzionamento del software.
Per nostra fortuna.

2 Comments
  1. federico

    E bravo Espinosa… Ma perchè non capita a me di essere preso in Apple così adolescente?

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