Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

I tower – E in principio fu… il Quadra 700

È grazie a una sapiente scorciatoia nel design che nell’ottobre 1991 fece la comparsa uno dei primi modelli tower, il Quadra 700.

La definizione esatta sarebbe quella di “mini-tower” viste le dimensioni molto ridotte (14 cm di altezza x 30 cm di larghezza x 36,5 cm di profondità) che coincidevano con quelle del Mac IIcx rilasciato più di due anni prima, e di cui il 700 è una versione ruotata a 90 gradi.

Macintosh Quadra 700Se però tutte (o quasi) le descrizioni si limitano a evidenziare le indubbie similarità dei due computer a guardare più da vicino si notano piccole quanto significative differenze nel design.

Linee di fuga, logo e pulsanti del Quadra 700 mostrano che a differenza del IIcx il posizionamento verticale era un obiettivo preciso ed esplicito del team di progettisti Apple e non una ulteriore variante d’uso.

A queste differenze estetiche vanno aggiunte quelle tecniche, con un hardware dalle caratteristiche notevoli per l’epoca che rivaleggiavano con quelle dell’altro modello tower, l’enorme ed espandibilissimo Quadra 900.
Laddove il IIcx era dotato di un 68030 a 16 MHz, il Quadra 700 come il 900 montavano un potente 68040 a 25MHz a 32 bit “puliti” e con maggiore cache di primo livello, ben 8k invece di 0,5. L’espandibilità del sistema era affidata non solo a due canonici slot NuBus, standard introdotto con il Mac II, ma anche ad un più veloce PDS (Processor Direct Slot) per gestire le schede video. Da evidenziare che tra le porte esterne c’era una ethernet, la prima montata di fabbrica su un Mac, seppure con il famigerato attacco proprietario Apple AAUI-15.

La velocità e versatilità del 700 non era solo dovuta all’evoluzione tecnologica nel periodo trascorso dal rilascio del IIcx: decisamente curata era anche la dotazione multimediale, che sarebbe stata ulteriormente sviluppata nei modelli successivi divenendo una caratteristica di rilievo dei Quadra.

Il Quadra 700 era dotato non solo di un’uscita ma anche di un ingresso audio (mono, a 8 bit) e di una circuiteria video integrata con VRam da 512K di base espandibile sino a 2MB che gli consentiva di pilotare monitor esterni a risoluzioni molto alte per il periodo: fino a 1152×870 pixel. Non c’è da stupirsi quindi che in alcune pubblicità dei primi anni ’90 il 700 fosse presentato come una workstation UNIX, abbinandolo a sistemi operativi diversi e più ambiziosi del consueto System quali MachTen o A/UX (Apple’s UNIX).

La notevole potenza bruta di calcolo e elaborazione di dati visuali e sonori fu evidenziata anche da Apple in uno spettacolare spot televisivo.
Nel filmato, girato in soggettiva, lo spettatore si ritrova lanciato a tutta velocità per una strada di montagna e letteralmente vola fuori strada, solo per scoprire che la sequenza video era riprodotta in uno schermo collegato ad un Quadra 700.

Immagine tratta da Wikipedia

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