Storie vecchie e nuove della mela di Cupertino, a cura di Nicola D’Agostino

Jobs e i tasti inutili

Per l’anniversario del Mac II abbiamo nominato le dimensioni improvvisamente ingigantite sia del computer che della tastiera e sottolineato come questo cambiamento rappresentasse per certi versi un tradimento dell’idea originaria dietro al Macintosh.

Una conferma dell’avversione di Steve Jobs per la “Apple Extended Keyboard” ci viene dalla curiosa testimonianza (narrata anche in “The Second Coming of Steve Jobs”) di un appassaionato, Steve Jurvetson, che incontrò il fondatore di Apple quando quest’ultimo era “in esilio” ed impegnato con il progetto NeXT.

battleshipJurvetson in quell’occasione chiese al suo “eroe” di firmare la sua tastiera Mac che già riportava l’autografo dell’altro Steve, Wozniak.

La risposta di Jobs fu “Questa tastiera rappresenta tutto ciò che non sopporto di Apple. È una portaerei. Perché ci sono tutti questi tasti? Lo usi il tasto F1?” e acconsentì a apporre la sua firma solo se avesse potuto rimuovere i tasti inutili.
Cosa che dopo l’OK di Jurvetson, Jobs fece pazientemente con la sua chiave di accensione della macchina proclamando al tempo stesso, sarcasticamente, che stava “cambiando il mondo, una tastiera alla volta”, parafrasi di uno slogan di Apple negli anni ’80.

7 Comments
  1. Si potrebbe avere la lista dei tasti rimossi? :)

  2. Gianfranco: la lista esatta è sconosciuta
    Anche cercando in “The Second Coming” (lo puoi fare tu anche online via Amazon mettendo come termine “Jurvetson”) si fa riferimento genericamente all’F1 e tasti funzione ed a quelli ‘freccia’.
    Azzardo che una lista papabile la si può desumere confrontando la prima tastiera del Mac e la Extended Keyboard. Se sottraiamo la prima alla seconda escono fuori un bel po’ di pezzi di plastica da rimuovere per il Sig. Jobs, tra cui anche il tastierino numerico. ;-)

    nda

  3. Max

    Capisco pienamente Steve: l’Apple Extended Keyboard dell’epoca era forse tra le cose più brutte mai fatte da Apple. Una risposta al tocco indecente, plastiche scricchiolanti e una dimensione inutilmente esagerata. Ho rimpianto a lungo quella compatta della serie C/FX! Tuttavia Apple (a parte la tastiera pseudo-compatta distribuita con la 1ma serie iMac) è riuscita, nell’ultimo modello, a trovare un buon compromesso.

  4. Max: la tastiera compatta, nome in codice “Universe” è un capolavoro e non a caso è opera di frogdesign. In quella “Extended” c’è invece lo zampino dei designer di Apple e il nome in codice è “Saratoga”. Sbaglio o era il nome di una grossa nave della marina statunitense? ;-)

    nda

    p.s. Prossimamente ci dedicheremo anche a tastiere e mouse, a partire dallo storico ADB Mouse II (quello a forma di goccia).

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